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lunedì, febbraio 27, 2006

Riparte a Firenze la campagna di disseminazione dei risultati degli 11 progetti di ricerca promossi dal Comitato Centrale Albo Autotrasportatori


Riparte la campagna di disseminazione dei risultati degli undici progetti di ricerca finanziati dal Comitato Centrale Albo degli Autotrasportatori su

"La sicurezza stradale come sistema
per l’autotrasporto merci"


Risultati di uno studio sull’incidentalità di settore

Firenze, 3 marzo 2006 – ore 9:30
Auditorium della camera di Commercio di Firenze
Piazza dei Giudici, 3

Il Comitato Centrale sui temi della sicurezza stradale ha promosso, finanziato e sostenuto 11 progetti convergenti su un unico obiettivo: “La sicurezza stradale come sistema”.

I progetti hanno investito cinque aree di intervento: Sicurezza del Conducente; Sicurezza del Veicolo; Sicurezza come Contesto Aziendale; Ricerca e tecnologie di supporto; Formazione ed informazione.

Tutti i progetti puntano ad evidenziare il ruolo giocato dall'Istituzione nella “costruzione” del sistema sicurezza. Non è esclusa nessuna area o ambito di intervento e si stanno analizzando tutte le criticità per rendere l'autotrasporto merci un settore sicuro.

Su questo filone di attività si inquadra la campagna di disseminazione dei risultati ottenuti dagli studi svolti, che ha lo scopo di aprire una linea di comunicazione diretta con il territorio per diffondere tutti gli strumenti che possono essere di supporto ad una riduzione dell'incidentalità.

Tale obiettivo si sta perseguendo tramite una serie di sei seminari che hanno già portato la presenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori nella città di Venezia e Genova, facendo tappa a Firenze il prossimo 3 marzo, per proseguire poi nelle città di Ancona, Salerno e Palermo.

Programma

Ore 9.30 - REGISTRAZIONE PARTECIPANTI

Presiede Giorgio Colato - Vice Presidente del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori

Saluto delle Autorità locali:
Leonardo Domenica - Sindaco del Comune di Firenze
Luca Mantellassi - Presidente della Camera di Commercio di Firenze

Interventi di:
Rocco Giordano - Responsabile studi, ricerche e sicurezza; Il ruolo del Comitato Centrale per la sicurezza Claudia Nicchiniello – Consulente Comitato Centrale Albo Autotrasportatori; La certificazione di qualità
Paolo Sangiorgio – Dirigente Dipartimento Trasporti Terrestri; I controlli su strada
Michele La Fortezza – Dirigente Polizia Stradale; Il ruolo della Polizia Stradale per la Sicurezza

Ore 11.00 - COFFEE BREAK

Ore 11.30 - TAVOLA ROTONDA: LA SICUREZZA STRADALE COME SISTEMA

Moderatore: Andrea Costanzo - Presidente SOCITRAS (Società Italiana di Traumatologia della Strada)

Partecipano:
Rappresentanti delle Associazioni di Categoria degli Autotrasportatori
Rappresentanti dei costruttori dei veicoli
Rappresentanti delle infrastrutture

Ore 13.00 – INTERVENTI CONCLUSIVI
Paolo Uggé – Sottosegretario di Stato – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Luigi Enrico Zanda – VIII Commissione Permanente Senato (LLPP)


Ufficio Stampa: Hill&Knowlton Gaia
Andrea Pietrarota, tel.: 06.441640327 cell.: 335.5640825
email: pietrarotaa@hkgaia.com
Alessia Calvanese tel.: 06441640328 cell.: 335.1309390
email: calvanesea@hkgaia.com
Fabio Belfiori tel.: 06.441640316
email belfiorif@hkgaia.com

Sito ufficiale: http://www.alboautotrasporto.it/

giovedì, gennaio 26, 2006

L'Albo degli autotrasportatori


L’albo degli autotrasportatori
L'Albo degli Autotrasportatori di cose per conto di terzi è nato con la legge 298 del 1974. Le funzioni in merito all'accesso, la permanenza o la cancellazione delle imprese dall'Albo affidate, prima della recente normativa sul decentramento, ad una rete di Comitati provinciali situati presso gli Uffici territoriali del Dipartimento dei trasporti terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state trasferite in base alla lettera "h" dell’articolo 105 del decreto legislativo 112/98 alle Province.

Ai Comitati provinciali rimane il ruolo fondamentale di promozione e salvaguardia dei diritti del mondo dell’autotrasporto nonché quello dell’apposizione del "visto" sui conteggi tariffari, secondo quanto stabilito dalla Legge 162/93.

L'unicità e la dimensione nazionale dell'Albo è garantita dal Comitato Centrale, che la legge ha previsto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Al Comitato Centrale spetta il compito, tra gli altri, di curare la pubblicazione dell'Albo Nazionale "delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto di cose per conto di terzi". Ad esso spetta, inoltre, il compito di indirizzo e coordinamento in merito alla formazione, tenuta e pubblicazione degli albi provinciali che nel loro insieme formano l'Albo Nazionale.

Oggi l’Albo rappresenta circa 190.000 imprese di autotrasporto e svolge un ruolo ancora più strategico nel contesto economico nazionale.

In questo periodo di transizione, durante il quale convive con i nuovi soggetti operanti nell'autotrasporto a seguito del decentramento (Province) o del riassetto organizzativo del settore (Consulta nazionale), l'Albo nazionale ha comunque mantenuto una funzione basilare nel settore dell'autotrasporto.

Oltre ad impegnarsi nel suo compito istituzionale di formazione, tenuta e pubblicazione dell'Albo Nazionale, l’Albo ha saputo inoltre dotarsi di una funzione di impulso per il rilancio della categoria e, quindi, è riuscito a trasformarsi in soggetto capace di interloquire con le diverse realtà istituzionali, tanto da ottenere che tutti i più importanti provvedimenti concernenti la categoria degli autotrasportatori passassero attraverso il suo Comitato centrale, come è avvenuto, ad esempio, per l'accesso alla professione, per l'attività formativa della categoria, per la materia delle tariffe obbligatorie ecc.

Testo originale disponibile sul sito: www.alboautotrasporto.it

martedì, gennaio 24, 2006

Aree di Sosta più sicure: 13 Milioni di euro dal Comitato Centrale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori


Aree di Sosta più sicure: 13 Milioni di euro dal Comitato Centrale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori

Come è noto nel nostro Paese il trasporto su strada, sia di passeggeri che soprattutto di merci, è di gran lunga la modalità prevalente.
In tale contesto è fortemente sentita – ha sottolineato Giorgio Colato Vice Presidente del Comitato Centrale dell’Albo Autotrasporto, - da tutti gli Operatori del settore l’esigenza, sia sui tracciati autostradali che sulla viabilità statale a più elevata percorrenza, di una rete di aree di sosta attrezzate che consentano il più agevole rispetto dei tempi di guida e di riposo, la sosta dei mezzi in condizioni di sicurezza, un adeguato comfort per i conducenti.
Il Comitato Centrale, avvalendosi di fondi espressamente destinati dalla legge alla tutela della sicurezza della circolazione stradale e dell’ambiente, ha promosso quindi un contributo a fondo perduto a quei Soggetti pubblici o privati che disponessero di un progetto rapidamente cantierabile, già approvato dalle competenti Autorità, teso a realizzare un’area di sosta per veicoli commerciali
Un’apposita Commissione nominata dal Comitato Centrale ha provveduto a valutare le numerose richieste pervenute, l’idoneità dei Soggetti presentatori, il rispetto delle condizioni stabilite nei bandi e nei relativi capitolati.
Questa accurata verifica ha via via portato all’approvazione e finanziamento di 18 progetti. Di questi, 17 sono in fase di realizzazione mentre una delle società ammesse alla realizzazione ha rinunciato, per cui i contributi previsti per quell’area (localizzata nella regione Puglia) sono stati ridistribuiti sulle altre 17 strutture. Il complessivo contributo messo a disposizione dal Comitato Centrale per le iniziative è pari a oltre 13 milioni di Euro.

La cartina d’Italia con l’indicazione delle aree di sosta individuate è on line a pag:
http://www.alboautotrasporto.it/index.asp?pagecode=29

giovedì, gennaio 19, 2006

La riforma dell’autotrasporto: Intervista al dott. Giorgio Colato, Vicepresidente del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori

Roma, 19 gennaio 2006

Liberalizzazione dei prezzi per il trasporto, più responsabilità e sicurezza sulle strade per il trasporto delle merci, velocizzazione dell'iter per ottenere le licenze e condizioni più favorevoli agli utenti per il trasporto di persone.


Garantire trasporti più sicuri e maggiore qualità dei servizi sono, quindi, le principali finalità della
riforma dell'autotrasporto, disegnata da 3 decreti legislativi pubblicati lo scorso 10 gennaio in Gazzetta Ufficiale, che riordina a 360 gradi un comparto fondamentale per l'economia nazionale, che vede 160.000 imprese di autotrasportatori operanti in Italia.

La riforma, come ha affermato il
dott. Giorgio Colato, Vicepresidente del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori – Ministero delle Infrastrutture pone come prima importante novità "la libera contrattazione dei prezzi del trasporto tra il committente e l'autotrasportatore con delle precise regole e soprattutto con la corresponsabilità del committente nel rispetto delle regole.."

Tra gli obiettivi della riforma vi è in particolare quello di "
salvaguardare e orientare il mondo del trasporto - ha proseguito il dott. Colato - in una maniera più funzionale al servizio delle aziende italiane e poter competere pariteticamente con i colleghi dell'Europa".







Clicca qui per ascoltare l'intera intervista radiofonica rilasciata oggi da Giorgio Colato Vicepresidente del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori – Ministero delle Infrastrutture

sabato, gennaio 14, 2006

Giorgio Colato, Vicepresidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori: solo 7 incidenti su 100 vedono coinvolti gli autotrasportatori


INTERVISTA AL DOTT. COLATO, VICEPRESIDENTE COMITATO CENTRALE ALBO AUTOTRASPORTATORI – MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

Negli ultimi anni il peso dell'autotrasporto negli incidenti stradali è sostanzialmente diminuito. E' quanto emerge da un apposito monitoraggio riguardante il triennio 2000-2003, realizzato dal Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori, istituito presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e promosso con una campagna di comunicazione denominata "Per la Sicurezza".

Ne abbiamo parlato con Giorgio Colato, Vicepresidente del Comitato Centrale.
58 anni, dirigente nazionale della Fai, Colato è giunto a questo incarico dopo una lunga esperienza nel campo della rappresentanza delle imprese di autotrasporto in numerosi organismi quali Camere di commercio, Unioncamere e Consigli di Amministrazione di società pubbliche.
Componente del Comitato scientifico della rivista Tir e dei programmi radiofonici sul trasporto in onda su Isoradio, fa anche parte della Commissione per la sicurezza stradale del Ministero dell'Interno e della Consulta generale dell’autotrasporto e della logistica.
Iscritto all’Ordine dei Giornalisti è anche direttore responsabile di testate specializzate. L'università Pro Deo gli ha conferito nel '99 il dottorato Honoris causa in Scienze bancarie ed assicurative. Dal 1977 è consulente del Giudice del Tribunale di Como in qualità di specialista nel settore dei trasporti e delle assicurazioni.
E' titolare dal 1970 della BCC assicurazioni, ufficio assicurativo specializzato nel settore del trasporto e come tale iscritto all’Albo nazionale degli Agenti di assicurazione.
E' iscritto nel collegio Lombardo dei periti in materia assicurativa e trasporti dal 1982. E' dal 1988 Commendatore della Repubblica e dal 2001 Cavaliere di Malta.

Dott. Colato, ci può riassumere obiettivi e finalità di questa nuova campagna "Per la Sicurezza", che fa immediato seguito a "TIRispetto, siamo tutti sulla stessa strada"?

"Certamente. Da qualche anno il Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori si sta sempre più specializzando in studi e ricerche, predisponendo quaderni sulla fiscalità, sulle problematiche dei valichi alpini e sull’incidentalità stradale. Il ciclo di seminari che stiamo tenendo in Italia (il primo si è tenuto il 21 ottobre a Venezia, il secondo il 3 dicembre '05 a Genova ndr) che toccheranno importanti città come Firenze, Napoli, Ancona, Palermo ecc., conferma la scelta d'interesse del Comitato Centrale a divulgare l'attività dell'organismo su studi e ricerche che sono quotidianamente punto di riferimento da parte del Governo italiano, in primis, ma anche di economisti e di aziende del mondo della produzione, del trasporto e della logistica".

E gli ultimi dati che state divulgando sfatano i luoghi comuni sulla responsabilità degli autotrasportatori in molti incidenti...

"E' vero. Questa pubblicità negativa, credo debba essere sfatata. Il nostro organismo ha potuto dimostrare nei fatti che solo nel 7% dei casi gli incidenti vedono protagonisti veicoli commerciali pesanti e solo il 3% di questi ha una responsabilità diretta. Credo che ciò ridimensioni sicuramente il fenomeno anche se, attenzione, questo non vuol mica dire che ci tranquillizza".

Questi risultati sono il frutto di ben undici progetti sulla sicurezza stradale. Un impegno, quello sul fronte della sicurezza stradale, che il Comitato Centrale punta a proseguire e anzi rafforzare...

"Si, e in questa ottica noi stiamo girando un po' tutta l'Italia per far sì che insieme agli autotrasportatori e agli enti territoriali si possano trovare delle soluzioni che vanno dalle infrastrutture stradali alla vivibilità quotidiana dell’autista, e sto pensando all'alimentazione, la postura, la sicurezza del veicolo… Il ruolo dell'autotrasportatore è sempre stato un ruolo di primo piano e deve essere ricordato come tale, perché io credo che sia un anello importante della filiera dell'economia del Sistema Italia".

Link: www.alboautotrasporto.it/index.asp?pagecode=72

Ufficio Stampa: Hill&Knowlton Gaia
Andrea Pietrarota, tel.: 06.441640327 cell.: 335.5640825 email: pietrarotaa@hkgaia.com
Alessia calvanese tel.: 06441640328 cell.: 335.1309390 email: calvanesea@hkgaia.com

Sito ufficiale: www.alboautotrasporto.it

martedì, gennaio 10, 2006

Paolo Ugge': circolo virtuoso sulle strade italiane

UGGE', CIRCOLO VIRTUOSO SU STRADE ITALIANE
tre decreti legislativi pubblicati oggi in Gazzetta Ufficiale

Liberalizzazione dei prezzi per il trasporto, più responsabilità e sicurezza sulle strade per il trasporto delle merci, velocizzazione dell'iter per ottenere le licenze e condizioni più favorevoli agli utenti per il trasporto di persone. Sono queste le principali novità introdotte dalla riforma dell'autotrasporto che riordina a 360 gradi l'intero settore.

La riforma, disegnata da tre decreti legislativi pubblicati oggi in Gazzetta Ufficiale, sarà in grado secondo quanto ha dichiarato il sottosegretario ai Trasporti Paolo Uggé di avviare un "meccanismo virtuoso sulle strade che dovrebbe garantire trasporti più sicuri e maggiore qualità dei servizi".

Il riordino va a impattare su un settore di deciso rilievo, osserva lo stesso Uggé, basti pensare che per il solo comparto merci le imprese iscritte all'albo dell'autotrasporto sono 130.000, che muovono 300.000 camion (superiori a 35 quintali), danno lavoro a 500-600 addetti e producono un giro d'affari di circa 30 miliardi di euro l'anno.

I tre decreti legislativi liberalizzano il trasporto merci, modificano gli organismi che consentiranno di monitorare l'attuazione della legge (Consulta generale per l'Autotrasporto e Comitato Centrale per l'Albo nazionale degli Autotrasportatori) e riordinano il servizio di trasporto delle persone. In quest'ultimo caso le nuove norme portano a una velocizzazione delle pratiche per ottenere le licenze.


Il Sottosegretario Uggè con il Vicepresidente del Comitato Centrale dell'Albo Nazionale degli Autotrasportatori, Giorgio Colato

In sostanza per poter effettuare un servizio di trasporto di pullman basta dimostrare di avere i requisiti necessari (capacità professionale, capacità finanziaria e onorabilità) e una volta fatto questo si può chiedere l'autorizzazione al ministero e iniziare a esercitare la propria attività, ovviamente nel rispetto delle regole (tra queste la certificazione di qualità, il rispetto dei contratti di lavoro, la disposizione di impianti e autobus sicuri, il non aver commesso infrazioni gravi un anno prima della richiesta della licenza), con il rilascio delle nuove autorizzazioni che diventa automatico.

Per quanto riguarda invece il trasporto di merci, la principale novità riguarda la liberalizzazione dei prezzi rispetto ad un sistema precedente con tariffe fissate per legge. Da ora in poi saranno quindi le parti, attraverso un contratto, a stabilire liberamente il corrispettivo dovuto per un particolare trasporto.

E i contratti tra trasportatore e committente si fonderanno sul reciproco rispetto delle norme di sicurezza, con un accento particolare sulla responsabilità condivisa da ciascuno. Con la riforma infatti si è creato un sistema per cui, nel caso di un trasporto non condotto in sicurezza (limiti di velocità ecc), ognuno risponde per la propria parte di responsabilità con multe o sanzioni più gravi.
In sostanza, secondo Uggé, questa responsabilità diffusa tra tutti i soggetti premia chi rispetta le norme.La liberalizzazione delle tariffe, conclude Uggé, diventerà definitivamente operativa a partire dal 28 febbraio e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2007.

venerdì, dicembre 02, 2005

Seminario di Genova: nel 2003 è stata coinvolta in 14.572 incidenti, pari al 6,5% del totale degli incidenti avvenuti in Italia nello stesso anno


Comunicato stampa 2 dicembre 2005

Risultati di uno studio sull’incidentalità di settore
CALA IL PESO DELL’INCIDENTALITÀ STRADALE NEL SETTORE DELL’AUTOTRASPORTO MERCI

Diminuisce il numero di incidenti e relativi feriti e decessi

SFATATO UN LUOGO COMUNE


Presentati a Genova i risultati di 11 progetti sulla sicurezza stradale.
Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori – istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - ha promosso e finanziato 11 progetti convergenti su un unico obiettivo: “la sicurezza stradale come sistema”.
L’incontro, che si tiene a Genova - sabato 3 dicembre presso il Jolly Hotel Marina dalle ore 14:30 - è il secondo di un ciclo di seminari interregionali finalizzati a diffondere i risultati delle diverse indagini in questa ed in altre città italiane, quali: Venezia (tenutosi lo scorso 21 ottobre), Ancona, Salerno, Palermo e Firenze.

Partecipano al convegno/tavola rotonda di Genova il Presidente della Consulta dell’Autotrasporto e Sottosegretario Paolo Uggè, il Vice Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori Giorgio Colato, l’Assessore alla Mobilità del Comune di Genova Arcangelo Merella, il Presidente della Camera di Commercio di Genova Paolo Odone ed il Presidente dell’Autorità Portuale di Genova Giovanni Novi.

Nutrita anche la partecipazione tra i relatori di esperti di settore come il Responsabile Studi, Ricerche e Sicurezza del Comitato Centrale Rocco Giordano, il Direttore del Centro Studi sui Sistemi di Trasporto Alberto Frondaroli, il Dirigente del Dipartimento Trasporti Terrestri – Ufficio Controlli sull’Autotrasporto Paolo Sangiorgio.

Il dibattito, moderato dal Direttore della rivista specializzata TIR Fabio Montanaro, viene animato dalla presenza dei rappresentanti delle Associazioni di categoria, dai membri del Comitato Centrale e dalle forze dell’ordine locali che vengono rappresentate dal Dirigente del Compartimento Regionale Ligure della Polizia Stradale Antonio Bufano, dal Responsabile Sezione Infortunistica del Corpo della Polizia Municipale di Genova Francesco Vitari e dal Tenente Colonnello del Nucleo Radio Mobile del Comando Provinciale di Genova Massimo Amadia.

5 aree di intervento.
Il fine dichiarato del Comitato è quello di non escludere nessuna area o ambito e analizzare a trecentosessanta gradi tutti i possibili interventi che rendono un trasporto (merci) sicuro, per diffondere tutti gli strumenti che possano essere di aiuto ad una riduzione dell’incidentalità stradale.
I progetti hanno investito 5 aree di intervento: sicurezza del conducente; sicurezza del veicolo; sicurezza come contesto aziendale; ricerca e tecnologie di supporto; formazione ed informazione.

Effettuato nel triennio 2000/03 il 1° monitoraggio sull’incidentalità nell’autotrasporto.
Di particolare rilievo per i risultati che sono emersi è stato il primo monitoraggio su scala nazionale dell’incidentalità collegata al trasporto merci in aree urbane, in ambito extraurbano ed al trasporto di merci pericolose.

Dal 2000 al 2003 il numero degli incidenti con il coinvolgimento di veicoli per l’autotrasporto è sensibilmente diminuito, passando da 15.721 (pari al 7,4% del totale nazionale degli incidenti del 2000) a 14.572 (pari al 6,5% registrato del totale incidenti del 2003).
Tale risultato ridimensiona significativamente il concorso di tutti i veicoli adibiti al trasporto rispetto al totale degli incidenti che accadono ogni anno nel nostro Paese.

Dopo questa attività di monitoraggio è emersa, quindi, una più chiara valutazione del ruolo significativo, ma non determinante che ha l’autotrasporto merci nella fenomenologia dell’incidentalità in Italia e si può a ragione confutare molti di quegli stereotipi che, nel vissuto quotidiano, hanno contribuito spesso ad un’immagine sfavorevole della categoria degli autotrasportatori.

L’effetto della patente a punti.
Variazioni particolarmente significative si sono determinate a seguito dell’introduzione della patente a punti, in particolare tra il 2002 ed il 2003. Basti pensare che il numero di feriti in tutti gli incidenti del 2003 è sceso del 5,6%, mentre il numero di feriti causati da incidenti con veicoli merci è ulteriormente sceso del 11,7%. Ancora più evidente è stata la diminuzione del numero dei decessi a causa di incidenti: su base annua -10,7%, e anche in questo caso il numero dei decessi a seguito di incidenti con veicoli merci è calata ancora di più: -12,3%.
Tali dati non possono che far riflettere sull’effetto positivo dell’introduzione della patente a punti che è stato sicuramente più vistoso per il settore degli autotrasportatori merci conto terzi.

Nel 2003 solo il 6,5% degli incidenti coinvolge i veicoli merci.
I risultati che emergono possono essere così sintetizzati. La componente “merci” nell’incidentalità complessiva in Italia, rilevata dall’ISTAT, nel 2003 è stata coinvolta in 14.572 incidenti, pari al 6,5% del totale degli incidenti avvenuti in Italia nello stesso anno: un sensibile calo rispetto al 2000 se si considera il già ridotto peso degli incidenti con veicoli d’autotrasporto.

Conclusioni dell’indagine.
Il peso dell’autotrasporto nell’incidentalità stradale non è sostanzialmente cresciuto in questi ultimi anni. Anzi il numero degli incidenti è diminuito, anche se è aumentato leggermente il numero medio di veicoli coinvolti in incidenti. I veicoli merci “leggeri”, soprattutto nelle aree urbane, hanno visto crescere, in particolar modo negli ultimi anni, il loro coinvolgimento in incidenti con un conseguente impatto peggiorativo sui relativi esiti.

Giorgio Colato, Vice Presidente del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori
Da qualche anno il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori si sta sempre più specializzando in studi e ricerche, predisponendo quaderni sulla fiscalità, sulle problematiche dei valichi alpini e sull’incidentalità stradale. La giornata odierna, conferma la scelta d’interesse del Comitato Centrale a divulgare l’attività dell’organismo su studi e ricerche che sono quotidianamente punto di riferimento da parte del Governo italiano, in primis, ma anche di economisti e di aziende del mondo della produzione, del trasporto e della logistica”.

Rocco Giordano, Responsabile Studi, Ricerche e Sicurezza del Comitato Centrale
Noi vogliamo lanciare il concetto della sicurezza come sistema. Perché la sicurezza su strada è data da tre componenti: il veicolo, l’ambiente e il conducente. Se noi operiamo solamente su un versante lasciamo scoperti gli altri due. Invece la logica con la quale stiamo affrontando il tema della sicurezza è il concetto di sistema. Cerchiamo di capire quali spazi oggi ci sono per poter verificare simultaneamente come creare le migliori sinergie possibili. – sostiene il Responsabile Studi, Ricerche e Sicurezza del Comitato Centrale, Rocco Giordano - Dal 2000 al 2003 è diminuito il numero di incidenti che coinvolgono i veicoli per l’autotrasporto: si è passati da 15.721 a 14.572. E le autostrade risultano essere più sicure rispetto alla strade statali e provinciali. Infatti, le autostrade non presentano quei fattori di interferenza che rendono più pericolose le strade statali e provinciali. Le aree urbane sono molto sensibili in termini di incidentalità: basti pensare che il 50% degli incidenti del settore dell’autotrasporto viene registrato nelle grandi aree urbane del Paese”.

Ufficio Stampa: Hill&Knowlton Gaia
Andrea Pietrarota tel.: 06.441640327 cell.: 335.5640825 email: pietrarotaa@hkgaia.com
Alessia Calvanese tel.: 06441640328 cell.: 335.1309390 email: calvanesea@hkgaia.com